La produzione del vino è un processo complesso che integra tradizione, tecnica e scienza enologica. La prima fase, cruciale per determinare la qualità del prodotto finale, è la vendemmia, ossia la raccolta delle uve. L’accurata gestione di questo momento segna la differenza tra un vino mediocre e un vino di eccellenza, poiché è proprio in vigna che si pongono le basi dell’equilibrio organolettico futuro.
Il momento ideale della vendemmia non è fisso, ma dipende da numerosi fattori:
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Varietà del vitigno: uve bianche e rosse hanno esigenze diverse di maturazione;
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Clima e microclima: temperature, escursione termica, esposizione solare;
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Condizioni pedologiche: natura del terreno e disponibilità idrica;
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Obiettivo enologico: ad esempio, un vino spumante richiede uve raccolte con un tenore zuccherino più basso e maggiore acidità, mentre per un rosso strutturato si predilige una maturazione fenolica completa.
La scelta del momento della raccolta si basa su una combinazione di analisi chimico-fisiche e valutazioni sensoriali:
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Grado zuccherino: misura la concentrazione degli zuccheri fermentescibili;
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Acidità totale e pH: fondamentali per l’equilibrio gustativo e la stabilità microbiologica;
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Polifenoli: tannini e antociani, essenziali per struttura e colore dei vini rossi;
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Maturità aromatica: valutata tramite degustazione delle bacche, bucce e vinaccioli.
La vendemmia può essere svolta manualmente o meccanicamente, con differenze sostanziali:
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Vendemmia manuale
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Permette una selezione accurata dei grappoli;
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Riduce i danni meccanici agli acini;
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È indispensabile per i vigneti in forte pendenza o con impianti tradizionali;
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Viene scelta per produzioni di alta qualità e vini di pregio.
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Vendemmia meccanica
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Utilizza macchine vendemmiatrici scuotitrici;
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È più rapida e riduce i costi di manodopera;
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È adatta a grandi estensioni di vigneti pianeggianti;
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Può però provocare lacerazioni delle bucce e anticipare fenomeni ossidativi.
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Dopo la raccolta, è essenziale limitare i tempi di trasporto e l’esposizione dell’uva a temperature elevate. L’ossidazione e l’inizio di fermentazioni spontanee incontrollate possono compromettere l’intero processo. Per questo motivo:
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L’uva viene trasportata in cassette piccole e areate per evitare schiacciamenti;
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Nei climi caldi si ricorre a vendemmie notturne o al raffreddamento dei grappoli;
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In cantina, la pigiadiraspatura deve essere effettuata in tempi rapidi per preservare integrità e freschezza.